L’Iran ha esportato nel 2009 più di 8 miliardi e 135 milioni di dollari di prodotti minerari
verso 40 diversi Paesi. Lo ha annunciato il Vice Ministro dell’Industria Mineraria
Mohammad Masoud Sami-Nejad, precisando che i prodotti minerari costituiscono la
seconda voce più importante sul totale delle esportazioni nazionali (circa il 30%), subito
dopo i prodotti industriali, e che nel comparto minerario è impiegato in Iran circa il
25% della forza lavoro. La crescita del settore ha superato anche le previsioni più ottimistiche
(più del 15% rispetto a quanto stabilito nel Quarto Piano di Sviluppo concluso
nel 2009) ed è stata accompagnata da un flusso sempre maggiore di investimenti, saliti
nel quinquennio 2005-2009 da 97 milioni di dollari a 434 milioni di dollari. “Nel panorama
della crisi finanziaria mondiale, il settore minerario ha rappresentato l’unico investimento
sicuro” - ha spiegato il Vice Ministro Sami-Nejad - “e l’Iran con i suoi 68 diversi
tipi di minerali è tra i primi dieci Paesi del mondo per varietà di giacimenti”. Attualmente
sono state concesse in Iran 5.673 licenze di estrazione e sono state realizzate oltre
20.000 unità di impianti in prossimità delle 846 miniere aperte nel Paese. Un record
anche sotto il profilo dell’esplorazione: si calcola infatti che siano stati aggiunti alle riserve del Paese 1,7 miliardi di tonnellate di minerali.
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